Kadyrov a Mosca: "Rivaluti l'uso di armi nucleari a basso potenziale"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Kadyrov a Mosca: “Rivaluti l’uso di armi nucleari a basso potenziale”

Guerra ucraina centrale

Kadyrov, il leader della Cecenia, si è espresso sull’intenzione di Mosca di voler utilizzare armi nucleari nei confronti dell’Ucraina.

In seguito al ritiro delle truppe russe da Lyman, città ucraina situata nella regione di Donetsk, il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov, ha chiesto al Cremlino di valutare meglio la decisione di utilizzare un’arma nucleare a basso potenziale in Ucraina.

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Guerra ucraina centrale

Ramzan: “Misure più drastiche”

Queste le parole di Ramzan Kadyrov: “A mio parere dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e l’uso di armi nucleari a basso potenziale”. Lo ha riferito attraverso un messaggio diffuso su Telegram, occasione in cui ha criticato nuovamente i leader di Mosca.

Kadyrov, nei confronti dello Stato Maggiore russo, si è così espresso: “L’ho sempre detto: non c’è niente di meglio della verità espressa, anche se amara, offensiva. Questo è l’unico modo per andare avanti. Pertanto, non posso tacere su quanto accaduto a Krasny Liman”, dice.

E aggiunge: “Non è un peccato che” il generale Alexander Lapin, comandante del distretto militare centrale e responsabile della difesa di Lyman, “sia mediocre. Lo è il fatto che sia coperto ai vertici dai vertici dello Stato Maggiore. Se potessi, declasserei Lapin a soldato semplice, lo priverei dei suoi riconoscimenti e, con una mitragliatrice in mano, lo manderei in prima linea per lavare la vergogna con il sangue”, ha dichiarato il leader della Cecenia.

Il leader ceceno: “Nepotismo, non porterà a nulla di buono”

Poi si è espresso sul nepotismo, condannandolo: “Il nepotismo dell’esercito non porterà a nulla di buono. Nell’esercito è necessario nominare persone di carattere forte, coraggiose, di principio. Che si preoccupano dei loro combattenti, che si strappano i denti per i loro soldati, che sanno che un subordinato non può essere lasciato senza aiuto e sostegno. Non c’è posto per il nepotismo nell’esercito, soprattutto in tempi difficili”, dice.

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ultimo aggiornamento: 2 Ottobre 2022 10:18

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